Bali e la fabbrica del cioccolato
sale, zucchero di palma e spezie del luogo, è prodotto un ottimo cioccolato, si
chiama Pod.
Se parliamo di cioccolato noi Italiani, pensiamo alla Svizzera o magari a Perugia, ma il cacao è un frutto tropicale, un grande albero, dove crescono splendidi frutti della grandezza di un melone, che una volta giunti a maturazione assumono un bel colore porpora, sono belli da vedere, ma il vero gioiello è racchiuso nel loro interno, nelle preziose fave, chiamate anche il “cibo degli Dei “ ma come si ottiene un buon cioccolato?
Dopo la raccolta, le fave di cacao sono fatte fermentare , lasciandole riposare da due a sei giorni sotto foglie di banano .
Dopo la fermentazione sono stese ad asciugare al sole e mescolate continuamente.
Quando l’acqua è evaporata, le fave presentano un colore più scuro e un aroma più accentuato.
Il cacao grezzo è pulito a fondo e ridotto in pezzi, dando origine alla granella di cacao.
Segue poi la Tostatura, che serve a sprigionare gli aromi dei semi di cacao.
Dalle fave di cacao si ottengono tre tipologie di materia prima:
la pasta di cacao, il burro di cacao e la polvere di cacao.
Il processo di preparazione del cioccolato vero e proprio inizia con la “miscelazione”.
Partendo dall’ingrediente base della pasta di cacao, sono aggiunti gli altri ingredienti necessari: burro di cacao, zucchero e vaniglia per il cioccolato “fondente”; il mio preferito .
Latte per la variante “al latte”.
Il “cioccolato bianco”, invece, non contiene pasta di cacao, ed è ottenuto da burro di cacao, zucchero, vaniglia e latte
il cacao è un antiossidante, aiuta le cellule nella rigenerazione e nella protezione dei radicali liberi, fa bene a chi soffre di pressione alta, mangiare 50 gr di cioccolato fondente il giorno stimola il metabolismo e fa bene al cuore, ha un bell’effetto sull’umore ed è tanto tanto buono .


